CAR-T e donazione di midollo: a Salerno cresce l’alleanza tra ricerca, pazienti e volontari

CAR-T e donazione di midollo: a Salerno cresce l’alleanza tra ricerca, pazienti e volontari

A Salerno, la collaborazione tra la UOC di Ematologia e Trapianti dell’AOU “Ruggi d’Aragona” e l’Associazione Arcobaleno Marco Iagulli ODV è diventata negli anni un modello riconosciuto: un ponte stabile tra la medicina più avanzata e la solidarietà quotidiana.
Al centro di questo percorso c’è la dottoressa Luana Tortora, Clinical Data Manager della UOC, che cura la progettazione e il monitoraggio dei database, l’inserimento e la validazione dei dati clinici raccolti negli studi, garantendo l’aderenza ai protocolli e alle norme di buona pratica clinica (GCP). Un lavoro silenzioso ma decisivo, che sostiene il progresso della ricerca in ambito ematologico e trapiantologico e che si intreccia con un impegno altrettanto importante: la divulgazione scientifica rivolta soprattutto ai giovani.

«La ricerca scientifica non vive solo nei laboratori – spiega –. Vive nelle storie dei pazienti e nella consapevolezza delle persone. Per questo la collaborazione con l’Associazione Arcobaleno Marco Iagulli è così preziosa: ci aiuta a portare la cultura della prevenzione e della solidarietà fuori dall’ospedale».

La rivoluzione delle CAR-T, spiegata semplice
Negli ultimi anni l’ematologia ha compiuto un balzo in avanti con lo sviluppo delle CAR-T, una terapia innovativa che utilizza le cellule del paziente per riconoscere e distruggere quelle tumorali. È una delle svolte più importanti dell’oncologia moderna.
«Le CAR-T hanno cambiato il modo di affrontare alcuni tumori del sangue – racconta Tortora –. Significa prendere le cellule dell’organismo, potenziarle in laboratorio e re-infonderle perché possano attaccare la malattia. Una terapia complessa, certo, ma straordinariamente promettente». La UOC di Ematologia e Trapianti di Salerno è attiva nel rendere queste innovazioni sempre più accessibili e nel seguire i pazienti con percorsi personalizzati, grazie anche a un rigoroso lavoro di gestione e monitoraggio dei dati clinici.

Donazione di midollo: un gesto semplice che salva vite

Accanto alle nuove frontiere della ricerca, rimane fondamentale la terapia del trapianto di midollo osseo, spesso l’unica possibilità di guarigione per molti pazienti. Per eseguirlo, però, occorrono donatori compatibili.
Ed è qui che da anni interviene l’Associazione Arcobaleno Marco Iagulli, impegnata nelle scuole, nelle università, nelle piazze e negli eventi cittadini per informare, spiegare e accompagnare i giovani verso l’iscrizione al registro dei donatori.
«Un donatore può essere la possibilità di vita per un paziente – sottolinea Tortora –. Molti ancora non sanno quanto sia semplice diventarlo. L’associazione fa un lavoro enorme nel trasformare la paura in conoscenza e la conoscenza in generosità».

Un’alleanza che nasce dall’esperienza e guarda al futuro
Da oltre dieci anni, il rapporto tra la struttura ospedaliera e l’associazione si è consolidato in una rete capace di coinvolgere famiglie, scuole, giovani e istituzioni. Dalle attività di sensibilizzazione alle raccolte fondi, dalle iniziative di prevenzione al supporto ai pazienti, questo lavoro condiviso ha contribuito a diffondere informazione scientifica corretta e consapevolezza su temi complessi ma fondamentali.
«Lavorare in ematologia significa essere parte di una grande comunità – conclude Tortora –. C’è il paziente, ci sono i medici, ci sono i volontari, c’è chi sceglie di donare. Ognuno mette un tassello. È così che nascono le cure migliori: quando scienza e umanità camminano insieme».